Cruccio numero nove

B. era riuscito a diventare una farfalla, dopo anni e anni di tentativi maldestri. C’era riuscito un giorno quasi senza che se ne rendesse conto: si era appisolato sul divano e un ragno annoiato aveva deciso di rivestirlo completamente con la sua ragnatela. In un primo momento la cosa lo aveva lasciato interdetto, ma quando,… Continua a leggere Cruccio numero nove

Cruccio numero sette

Fin da bambino R. era mosso da una fantasia fuori del normale, tanto che, a differenza dei suoi coetanei che, quando richiamati al dovere, smettevano i loro giochi, portava persino a tavola i suoi amici immaginari, mettendo in grave imbarazzo tutta la famiglia, soprattutto perché si trattava sempre di mostri dall’appetito singolare e smisurato. I… Continua a leggere Cruccio numero sette

Cruccio numero sei

T. non si rassegnava all’idea di dover morire e ogni giorno, con tono serio e deciso, diceva a conoscenti e amici che lui alla Morte le avrebbe cantate e che se ancora non lo aveva fatto era perché non ne voleva sapere di farla finita, condizione unica ma necessaria al suo proposito.  Ritrovandosi una notte… Continua a leggere Cruccio numero sei

Cruccio numero cinque 

La Morte lo chiamava tutti i giorni perché voleva imparare a giocare a scacchi, giacché le avevano detto che in genere, quando si muore, si ha una seconda possibilità, giocando, appunto, una partita. La sua ignoranza delle regole la metteva in un imbarazzante svantaggio, e per questo aveva cercato chi potesse darle qualche lezione in… Continua a leggere Cruccio numero cinque 

Cruccio numero uno

G., giovane di nessuna particolare speranza, si era svegliato quella mattina nella fastidiosa condizione d’esser morto senza essere riuscito a cambiarsi d’abito. Non era tanto il pigiama a crucciarlo, quanto le mutande che, contrariamente a quanto gli raccomandava sempre sua madre, non aveva trovato necessario indossarne di pulite. Aveva passato l’ultimo periodo della sua vita… Continua a leggere Cruccio numero uno

I vecchi

Dicono che dei vecchi parlino le rughe, accavallate sulla fronte, o in discesa sul labbro a rigare la voce. Parlano però anche le schiene curve, rannicchiate al ventre, e le macchie sulle mani, i capelli radi sotto falde e foulard scelti con cura ai tempi della bellezza. Dicono che parlino le ossa stanche e la… Continua a leggere I vecchi

Ar funerale mio

Ar funerale mio io nun ce sarò, nun ve starò a guardà dall’arto – o dar basso: ce sarete solo voi colle lenti scure a nasconne ’r trucco – se sfatto, se ‘ntatto – cor dolore vero o coi singhiozzi finti. De’ la morte mia io nun saprò gnente: sarà bella, sarà brutta, si metterete… Continua a leggere Ar funerale mio

Primo Ragone (ospite su Crapula.it)

Nei tempi antichi era uso comune condividere la propria esistenza con i cari defunti, o anche con i defunti in generale, quelli cattivi, quelli sconosciuti, quelli che semplicemente erano morti e che sembravano non sopportare l’idea che ci si dimenticasse di loro. Per questa ragione, anche se le modalità non erano uguali ovunque, si cercava… Continua a leggere Primo Ragone (ospite su Crapula.it)

La Comare Secca

La Comare Secca ce lo sai chi è? L’ho incontrata l’antra sera ch’usciva tutt’azzimata: -’Ndo vai, Comare Se’? Pe’ chi te stai a ffà bbona? -Me ne vado a rimorchià, a raccattà quarche pischello: c’ho voja d’avventure, c’ho ‘n prurito sott’ar petto! E se ne annava, tutta bbella, cor sorriso da regazzina, camminava coll’anche: mo… Continua a leggere La Comare Secca

Il fucile e la fotografia

-Ah, sì, lo so che non si uccide, mica sono un assassino, ma che c’entra coi tedeschi? Il mio dovere era difendere, e l’ho rispettato, se per difenderci dovevamo ammazzare, beh,non era colpa nostra. E lo farei ancora, cosa credi: pecca chi offende la vita, non chi combatte per lei. Mio nonno era cattolico praticante,… Continua a leggere Il fucile e la fotografia

Frammenti dal carcere

I. Avevano portato via Andrea per una visita -così ci avevano detto- e tutti sapevamo che non lo avremmo più rivisto. La settimana prima, col suo avvocato, aveva denunciato secondini e direttore, e qualche giornale nazionale aveva riportato la sua testimonianza sulle condizioni disumane del carcere. La cosa non era piaciuta e gli avevano chiesto… Continua a leggere Frammenti dal carcere

Lo scaldabagno

-È morta, sì. Stanotte. No, no, me lo aspettavo, era questione di… I funerali ci saranno dopodomani. Sì, la chiesa piccola, quella di lato… Bene, allora… no, non preoccuparti, non serve niente, ho tutto. Sì, lo sanno. Lo sanno, lo sanno. Va bene. Va bene, ti aspetto domani, ti vengo a prendere. Sì. Sì, a… Continua a leggere Lo scaldabagno